Altre letture incantate di stagione

Libri bambini Natale - inverno

Dopo la carrellata natalizia che vi ho propinato due settimane fa, mi sono imbattuta, gironzolando nelle librerie di Torino West, in altri volumi preziosi e divertenti che finiranno sotto gli alberi di alcuni amichetti di famiglia. Sì, perchè – cosa ve lo dico a fare – io sono una di quelle zie/amiche che regala non solo, ma quasi sempre, libri, librini, albi, libri gioco et similia. Un po’ per convinzione filosofica – abbraccio in toto l’idea di Teste Fiorite, che in questi giorni ha lanciato l’hashtag #almenounlibrosottolalbero, di cui potete leggere qui -, un po’ perchè tanto ci pensano già genitori e nonni ai giocattoli del momento, e un po’ perchè i libri mi piacciono troppo! La Polpetta per quest’anno non può ancora esprimere desideri, se non a grugniti, per cui indovinate cosa troverà impacchettato sotto il nostro albero (ribattezzato Calvolo, dato che un ramo è risultato missing)?
Comunque, veniamo a loro, gli albi di questa seconda mini-carrellata. Anche questi titoli hanno in comune l’ambientazione natalizia oppure invernale.

Partiamo da due cartonati, idealmente rivolti a bambini più piccoli, ma godibilissimi anche dai fratelli un po’ più grandi.

Buongiorno, Babbo Natale

Di Matthieu Maudet e Michaël Escoffier, edito da Babalibri, ha per protagonista un Babbo Natale un po’ smemorato ma bravissimo nel risolvere problemi. Quando si accorge di non avere più nel sacco i regali chiesti dall’uccellino, dal gatto, dalla giraffa…si inventa soluzioni creative trasformando, man mano, i suoi capi di vestiario per adattarli ai giochi richiesti: ecco che i pantaloni diventano un’altalena, il berretto una casa delle bambole, la sua casacca un costume da supereroe. E per tornare a casa senza congelare, Babbo indosserà un bellissimo costumino prestatogli dalla giraffa.

Oh che barba, Babbo Natale

è un altro cartonato, snello e dall’aria vintage, di Emmanuele Kecir-Lepetit e Kiko, edito da Emme Edizioni. In copertina possiamo accarezzare la super barba di Babbo Natale, che, come vedremo, è al centro di tante polemiche…Si ingarbuglia dappertutto, perde peli tra i pacchetti consegnati ai bambini e, peggio ancora, lo tradisce quando si è mangiato di nascosto i biscotti dei folletti…perchè è piena di briciole. Stufo di queste lamentele, un anno Babbo Natale decide di radersi la barba, ma non è una buona idea.

Rimaniamo nelle atmosfere natalizie con un delizioso albo edito da Fatatrac.

Natale a casa con Toto e Pepe

ha come autrice è Holly Hobbie. Sì, proprio lei, la creatrice del famoso personaggio omonimo, la bambina dai vestitini patchwork. Ho scoperto all’alba dei 37 anni che Holly Hobbie è proprio il nome dell’artista che ha inventato…Holly Hobbie stessa, oltre a numerosi altri personaggi, tra cui i maialini Toot & Puddle, in italiano Toto e Pepe. Ho ritrovato in questo albo adorabile il tratto di questa illustratrice, declinato in suggestive scene invernali. Il tema è quello, classico, del ritorno a casa per Natale. Toto vive in Scozia e per Natale deve assolutamente arrivare a Boscofitto, da qualche parte nel Massachusetts, presumo, dal suo amico Pepe, che lo aspetta, si dà a grandi preparativi festosi e non vede l’ora di rivederlo. Una bufera di neve rende il viaggio difficoltoso, ma un aiuto inaspettato e magico permetterà a Toto di arrivare in tempo!

Cane nero

di Levi Pinfold, edito da Terre di Mezzo, non ha un’ambientazione strettamente natalizia, ma l’atmosfera invernale è parte integrante dell’ impatto visivo ed emotivo della storia. Di Levi Pinfold abbiamo già visto insieme La diga, a mio vedere un’altra opera ultra emozionante. Cane nero è un albo intrigante che si può leggere e rileggere a più livelli. Se vogliamo, possiamo individuare tra le sue pagine una varietà di temi, tra cui spiccano quelli della paura e del pregiudizio, declinati, però, in modo tutt’altro che didascalico.
La famiglia Hope si sveglia una mattina e trova, fuori dalla porta, nella neve, un enooorme cane nero. I genitori sono terrorizzati e nel panico, così come, di riflesso, i due bambini più grandi. Solo Small, bambina microscopica, non è spaventata e, contro gli avvertimenti dei grandi, indossa un impermeabile giallo ed esce a conoscere da vicino il mega cane. Che la annusa a sua volta e, correndo e giocando con la piccola nella neve, man mano rimpicciolisce, fino a rivelare le dimensioni di un cane qualsiasi. Alla fine, i familiari si renderanno conto di essersi spaventati troppo e accolgono il nuovo amico peloso di Small al calduccio, nel loro salotto.

Tutti a spasso

Quest’albo è stato un colpo di fulmine, guidato dal riconoscimento della matita, che a me piace moltissimo, di Shirley Hughes. Edito da Pulce edizioni, pubblicato originariamente negli anni ’80, non parla solo d’inverno, ma di tutte le stagioni, per finire con l’inverno e il periodo natalizio. Tra le sue pagine gioiose, i suoi versi e le sue tavole a volo d’uccello, un vero piacere per gli occhi, troviamo bambini che scoprono tutte le trasformazioni della natura, passeggiano e giocano all’aperto in tutte le stagioni.

Finiamo con un classico rivisitato, diventato a sua volta un nuovo classico, anzi, due.

Allumette

di Tomi Ungerer, recentemente ripubblicato in grande formato da Camelozampa. Allumette è la piccola fiammiferaia, protagonista dello struggente racconto natalizio di Andersen che ha tormentato tante generazioni. Le prime pagine ricordano quelle della fiaba: una bambina vestita di stracci, che dorme tra i rottami e si aggira vendendo fiammiferi in una città gelida, dove tutti gli adulti la ignorano, la scansano e la maltrattano, alla faccia della protezione dei diritti dell’infanzia. Forse quella incarnata da Allumette è un’infanzia che i cittadini perbene non desiderano vedere, marginale, maleodorante, che è meglio tenere nascosta. Forte il contrasto con l’atmosfera natalizia, tutta lucine e abbondanza e consumo, che rende Allumette ancora più una naufraga urbana, disperatamente sola, invisibile. E’ la notte di Natale, e proprio quando la bambina sta per abbandonarsi ad un sonno fatale, dopo aver espresso un ultimo desiderio, allo scoccare della mezzanotte succede l’inimmaginabile. Dal cielo nero cominciano a piovere una grande torta di compleanno, e poi salsicce, prosciutti, tacchini arrosto, giocattoli, e poi ancora letti, mobili, un camino e tante altre cose. Tutto quello che la bambina aveva desiderato: necessità materiali che la maggior parte di noi dà per scontato di poter soddisfare. La mattina, la città si risveglia con uno strato di 11 metri di cibo e cose. Con l’aiuto di un postino che inizia a spargere la voce e di un panettiere pentito di averla scacciata via dalla sua vetrina la sera prima, Allumette comincia a distribuire cibo e altri beni alla popolazione più povera e in difficoltà, che inizia una processione, emergendo dai margini dove di solito si nascondeva. Tutto questo scuote e dà una svegliata alla città, scatenando una maratona di doni e solidarietà. Allumette, a differenza della piccola fiammiferaia di Andersen, non solo non muore, ma diventa grande gestendo una grande organizzazione che porterà aiuti in tutto il mondo.

Allumette è stato pubblicato la prima volta negli anni ’70, mentre è datata 1985 la nascita di un’altra, epica, piccola fiammiferaia alla quale i lettori italiani (e non solo) sono molto affezionati: parliamo della protagonista de

L’incredibile storia di Lavinia

di Bianca Pitzorno – mio personale mito vivente – storia per giovani lettori disponibile in varie edizioni. Anche Lavinia rivisita, in chiave sovversiva e anticonformista, la fiaba di Andersen: sola al mondo in una Milano freddissima, la piccola fiammiferaia sta per morire di gelo e di stenti, quando arriva, in taxi, una fata a regalarle un anello dai poteri magici. L’anello può trasformare tutto in cacca e darà inizio alla rivincita di Lavinia. Un grande classico contemporaneo, assolutamente da leggere e rileggere e che, come Allumette, mette a nudo alcuni tratti ipocriti e crudeli della nostra società contemporanea e del suo rapporto complesso e non del tutto, non sempre limpido con l’infanzia e con le persone più vulnerabili.

Hobbie, H. (2017). Natale a casa con Toto e Pepe. Fatatrac
Hughes, S. (2019). Tutti a spasso. Pulce edizioni
Kecir-Lepetit, E., Kiko (2019). Oh che barba, Babbo Natale. Emme Edizioni.
Maudet, M., Escoffier, M. (2017).Buongiorno, Babbo Natale. Babalibri
Pinfold, L. (2011). Cane nero. Terre di Mezzo
Pitzorno, B., Bussolati, E. (2014). L’incredibile storia di Lavinia. Einaudi Ragazzi.
Ungerer, T. (2019). Allumette. Camelozampa

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