Una rivoluzione non così piccola, secondo me, quella di privilegiare il tatto, la vicinanza pelle a pelle e corpo a corpo, le coccole prolungate, l’attenzione anche fisica rassicurante, la prossimità rispetto alla filosofia del distacco “così non si vizia”. Una rivoluzione perchè porta con sè uno sguardo puntato sui bisogni del piccolo mammifero, prima che sulla comodità dei ritmi adulti. Perchè prende atto del fatto che siamo anche corpo, non solo psiche o intelletto, e abbiamo bisogno degli altri anche fisicamente.
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