Qui c’è tutto il mondo

“Qui c’è tutto il mondo” è un libro diverso da come lo avevo immaginato, più agro che agrodolce. Quello che più ho apprezzato di quest’opera è il suo ritratto sensibile, onesto di un’infanzia difficile, con tante ombre. Come spesso è l’infanzia.

Libro Non chiamarmi strega - Sabina Colloredo - Gallucci

Non chiamarmi strega

Capita a molti figli di sentirsi soffocati dalla figura di un genitore ‘ingombrante’. Ma se tua madre è una strega nell’Italia del Cinquecento, la situazione si fa più complicata.

Anya e i suoi fantasmi

Anya è nel pieno di una fase di malessere ed insoddisfazione. Si sforza di nascondere le sue origini russe, si impegna ad omologarsi ai coetanei e si sente isolata. Finchè non arriva Emily, fantasma di una ragazza morta quasi cent’anni prima.

E alla fine arriva Skim

Skim fotografa i tre mesi iniziali di un anno scolastico, abbracciando con  uno sguardo  sensibile e sottilmente ironico, senza tracce di didascalismo, una serie di temi tosti, difficili, come il suicidio, la depressione, il bullismo,  le amicizie tossiche, la scoperta dell’amore e della sessualità.

Cose che detesto della campagna

Questa non è – Lucy sia lodata – la classica storia della ragazzina metropolitana che scopre, meravigliata, le gioie della campagna. Knisley esplora con realismo e onestà, in questa deliziosa graphic novel, la rabbia e la frustrazione dell’essere una preadolescente che non può ancora avere voce in capitolo nella propria vita.