Cassetta degli attrezzi: albi illustrati per riflettere sugli stereotipi di genere

Sei un genitore, una maestra o un maestro, un’educatrice o un educatore e desideri affrontare con serenità i temi legati alle differenze e agli stereotipi di genere, alla diversità dei modelli familiari e dei corpi con i bambini e le bambine di cui ti prendi cura?

Oggi ti propongo una breve carrellata di titoli utili per affrontare questi argomenti, via via nel tempo, rispondendo a domande e riflessioni che possono emergere nella vita quotidiana. Oppure semplicemente per aumentare la bibliodiversità e arricchire l’immaginario di più sfumature. Molti di questi titoli ricadono più nella divulgazione che nella narrativa, che di solito è il mio focus.

Un disclaimer: in questo post ho raccolto una serie di proposte che possono rappresentare un avvicinamento all’ambito dell’educazione affettiva e sessuale, perché ragionare sugli stereotipi, sulle identità, sull’esistenza di modelli diversi è una base fondamentale per poi parlare di relazioni e di rispetto reciproco. Sull’educazione sessuale in sé ci sono parecchie opere di divulgazione interessanti, per diverse fasce di età, che per ora devo ancora “studiarmi”: in futuro ve ne racconterò qualcuna che mi sembra valida.Questa è una piccola selezione personale di titoli, che può essere un punto di partenza ma non è, chiaramente, esaustiva: ce ne sono tanti altri.

E allora, via con la carrellata!

Non solo rosa o azzurro

Ettore, l’uomo straordinariamente forte di Magali Le Huche (Settenove)

Nella cornice deliziosamente umoristica del Circo Straordinario, l’avventura di Ettore, l’Uomo Straordinariamente Forte, che in privato coltiva una passione per il lavoro a maglia. Ci sarà chi, tra cattiveria ed ignoranza, cercherà di screditarlo…ma sarà peggio per loro.

Una partita in ballo di Daniele Bergesio e Francesco Fagnani (Giralangolo EDT)

Tito non vede l’ora di entrare nella squadra di rugby, ma ama anche ballare con tutte le fibre del suo essere. Una strada esclude l’altra?

Di questi due albi vi avevo raccontato qui.

Vietato piangere di Jonty Howley (Giralangolo EDT)

Per Leo è il primo giorno di scuola, e tra emozione e timore gli viene da piangere. Il papà cerca di consolarlo e, non trovando altre parole, gli dice di farsi coraggio, perché i maschi non piangono. Per fortuna non è affatto vero, e Leo farà sua questa verità liberatoria attraversando le vie della città. Un albo che è anche, forse soprattutto, per i papà e i nonni.

La strana storia di Cappuccetto Blu di Guia Risari e Clémence Pollet (Settenove)

Una riscrittura moderna della fiaba di Cappuccetto Rosso, nella quale gli archetipi della bambina e del lupo, così forti nel nostro immaginario con il loro carico simbolico, sono completamente rielaborati. Non per censurare la fiaba tradizionale, che ha già ispirato molte riscritture, tra cui quella di Bruno Munari e quella di Roberto Innocenti, ma per affiancarle un’ulteriore versione contemporanea, che pone l’accento sulla dimensione dell’incontro.

Piccolo uovo: maschio o femmina? di Francesca Pardi e Altan (Lo Stampatello)

Un altro titolo degli autori del celebre Piccolo Uovo. Un piccolo libro a cavallo con la divulgazione, che con un linguaggio essenziale propone a bambini e bambine dai 3 anni in su una riflessione su cosa è “da maschio” o “da femmina”, con un finale aperto.

Il trattore della nonna di Anselmo Roveda e Paolo Domeniconi (Giralangolo EDT)

Una storia che ribalta, con naturalezza, una serie di stereotipi sul maschile e il femminile, sul lavoro manuale e quello di cura, attraverso il ritratto di una coppia di nonni di campagna.

Una bambola per Alberto di Charlotte Zolotow e Clothilde Delacroix (Giralangolo EDT)

Alberto vorrebbe tanto una bambola, ma deve confrontarsi con le resistenze di alcuni familiari e le prese in giro di altri bambini. Uno stereotipo che piano piano, nel mondo educativo, si sta iniziando a scardinare. Sul perché il gioco simbolico con bambole e bambolotti è fondamentale per bambini e bambine, consiglio questo approfondimento di Annalisa Falcone, pedagogista.

Storia di Giulia che aveva un’ombra da bambino di Christian Bruel e Anne Bozellee (Settenove)

Dalla Francia degli anni Settanta, un’opera disturbante e pionieristica anche per l’epoca, che fa riflettere sul peso che gli sterotipi possono avere, al loro estremo, quando portano un bambino o una bambina a sentirsi inadatta, non amata per com’è. Qui la recensione completa

Storia di Giulia che aveva un'ombra da bambino - Settenove

Dichiarazione dei diritti dei maschi e Dichiarazione dei diritti delle femmine di Élisabeth Brami ed Estelle Billon-Spagnol (Lo Stampatello)

Due volumetti esilaranti e al contempo acuti nell’intavolare una discussione sul diritto di bambine e bambini a giocare in tutti i modi possibili, assecondare i propri talenti ed inclinazioni nello studio e nelle loro passioni, esprimere in modo sano tutte le emozioni, e altro ancora, liberi da etichette che “chiudono” e limitano il potenziale ed il benessere di tutti e tutte.

Rosa, blu e tu! Domande per bambinə sugli stereotipi di genere di Elise Gravel e Mykaell Blais (BeccoGiallo)

Un libro a figure divulgativo vivace e puntuale che si sviluppa accompagnando piccoli lettori e lettrici a riflettere sulle identità e gli stereotipi di genere, rivolgendosi direttamente a loro attraverso una serie di domande aperte.

Juliàn è una sirena di Jessica Love (Franco Cosimo Panini editore)

Un albo che riesce a trovare un equilibrio tra leggerezza e profondità. Il bimbo Juliàn, nelle sue fantasie e nei suoi giochi, vorrebbe diventare una sirena. Ma cosa ne penserà la nonna? Una storia che mette al centro in modo delicato un tema che mette a disagio ancora tanti adulti quando osservano i giochi dei bambini. La recensione completa è qui (in foto l’edizione in spagnolo di Kòkinos).

Non solo Mulino Bianco

Il grande grosso libro delle famiglie di Mary Hoffman e Ros Asquith (Lo Stampatello)

Un grande libro catalogo scanzonato per curiosare tra i tanti diversi modi di fare, ma anche di essere famiglia.

E con Tango siamo in tre di Peter Parnell e Justin Richardson (Junior edizioni)

Un giovane classico ispirato alla tenera storia vera di due pinguini maschi che hanno covato insieme un uovo trovatello allo zoo di New York.

Piccolo uovo, di Francesca Pardi e Altan (Lo Stampatello)

Un piccolo libro che ha suscitato un grande scalpore qualche anno fa, con il tratto inconfondibile di Altan. Un uovo non ancora schiuso si fa un giretto alla scoperta dei diversi tipi di famiglia. Dove nascerà non lo sa ancora, quello che è certo è che tutte le famiglie che ha visitato gli sembrano un posto accogliente dove crescere.

In famiglia!Tutto sul figlio della nuova compagna del fratello della ex moglie del padre…e altri parenti di Alexandra Maxeiner e Anke Kuhl (Settenove)

Illustrazioni deliziosamente buffe ci conducono in un excursus che parte dalla preistoria per raccontare come gli umani tendano a vivere in gruppo per proteggersi, nutrirsi e aiutarsi a vicenda, per poi arrivare a disegnare la ricca ancorché poco tradizionale rete di relazioni che collegano una serie di bambini e gli adulti delle loro vite.

Dichiarazione dei diritti delle mamme e Dichiarazione dei diritti dei papà, di  Élisabeth Brami ed Estelle Billon-Spagnol (Lo Stampatello)

Dalle stesse autrici de La dichiarazione dei diritti dei maschi/delle femmine, una coppia esilarante di volumetti afferma il diritto dei genitori a vivere fuori dai cliché.  Tra i diritti fondamentali, quello delle mamme di leggere al gabinetto. Un must.

Altri consigli per leggere di famiglie al plurale qui

Non siamo fattə con lo stampino: i corpi

La nudità che male fa? di Rosie Haine (Settenove)

Un albo gioioso e giocoso che mette in scena la varietà dei corpi umani e le loro trasformazioni nel tempo attraverso una galleria di acquerelli carichi di espressività.

Bodies are cool di Tyler Feder (Puffin – Penguin Random House)

Questo albo dai colori esplosivi e dal tratto deciso è insieme un catalogo della grande diversità dei corpi umani, una celebrazione di questa variabilità in versi che dicono le cose per quello che sono e una dichiarazione di rispetto e di amore per questi corpi e tutte le cose ‘normali’ e pazzesche che possiamo fare attraverso di loro.

Di questi due albi vi avevo raccontato qui

Il grande grosso libro del corpo di Mary Hoffman e Ros Asquith (Lo Stampatello) 

Dalle autrici del Grande grosso libro delle famiglie, un altro vivace libro di divulgazione dedicato al corpo umano: come siamo fatti, in cosa possiamo essere simili o diversi, come prenderci cura del nostro corpo, come i corpi possono cambiare nel corso della vita e altro ancora.

Il tuo corpo è tuo di Lucía Serrano (NubeOcho)

Un primo libro, rassicurante ma chiaro, per parlare dei confini da rispettare nel nostro corpo e in quelli delle altre persone.

Il tuo corpo e gli altri di Katharina von der Gathen e Anke Kuhl (Galileo)

Un bel libro a figure divulgativo dall’impianto originale, adatto in particolare a bambini e bambine dai 9-10 anni e preadolescenti, che ha mette a fuoco il tema del corpo (come cambia da una persona e l’altra, come cambia nel tempo, come ci sentiamo nel nostro corpo), aprendo a riflessioni e domande anche su stereotipi ed identità di genere e sui tanti modi di essere famiglie.

Strumenti operativi per chi lavora in educazione

Non entro nel merito di una possibile bibliografia su questi temi, perché sarebbe infinita, e qui il mio focus è sui libri per l’infanzia. Vi lascio però un’ultima tip che potrebbe essere utile:-)

Se lavorate con bambini e bambine, ragazzi e ragazze e vi stanno a cuore questi temi, probabilmente conoscete già il ricco catalogo della casa editrice Settenove. Se non è così, vi consiglio caldamente di esplorarlo: è ricco di risorse utilissime, sia a livello di proposte di albi e libri per l’infanzia e l’adolescenza con uno sguardo aperto sulle relazioni e le identità di genere, sia sul piano dei manuali operativi e della saggistica per chi lavora nell’educazione. Queste ultime proposte le trovate qui!

Grazie per essere arrivate/i fin qui e…se volete raccontarmi i vostri titoli preferiti su questo ambito, scrivetemi: ne sarò felice!

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