Avete scoperto da poco le favolose Streghe di Brooklyn? Il primo volume di questa serie graphic novel di Sophie Escabasse è approdato da poco sugli scaffali delle nostre librerie, edito da Il Castoro.
Su queste pagine negli anni scorsi vi avevo già raccontato del primo e del secondo volume delle avventure di Effie, giovanissima apprendista strega, dei suoi amici e delle sue adorabili zie Selimene e Carlota.

A settembre scorso è uscito (in inglese) il terzo episodio della serie, S’more magic, quindi se vi siete affezionati a Effie & company, proseguite e potrete scoprire cosa vi aspetta!
Qui, se volete, potete trovare la recensione del primo volume
In questo terzo episodio le streghe di Brooklyn sono… fuori sede. È estate e l’undicenne Effie, che era arrivata in autunno a casa delle anziane zie Selimene e Carlota dopo la morte della madre, ha finito il suo primo anno scolastico a New York, e anche il suo primo anno come apprendista strega.

È il momento di salutare le amiche e gli amici di scuola per partire per un campo estivo molto speciale, il Raccoon Camp, al quale le zie la spingono a partecipare. È una tradizione familiare, un rito di passaggio, spiega Effie agli amici non magici. In realtà non sta scoppiando dalla voglia di partire. La notte prima del viaggio, perdipiù, diventa molto animata con il ritorno a casa improvviso del nipote di Carlota, Henry, da tempo trasformatosi in panda a causa di un dispiacere d’amore. Anche Henry partirà per il campo estivo, perchè le zie devono partecipare a una convention di streghe e non se la sentono di lasciarlo da solo.

Camp Raccoon si rivela, in effetti, un posto interessante: un’esperienza comunitaria per streghe e maghi adolescenti che, immersi in un bosco lussureggiante, possono socializzare, fare sport all’aria aperta e potenziare la loro connessione con la natura. A coordinare le attività è una vivace e non convenzionale strega over 60 (diciamocelo, in questa saga tutte le streghe sono favolose ma quelle anziane in particolare), ma ad affiancare i ragazzini e le ragazzine ci sono anche giovani tutor. Ogni giornata è densa di impegni e il gruppo diventa presto affiatato, con l’eccezione di una ragazzina tendente al malmostoso che sembra voler mettere sempre i bastoni tra le ruote a Effie.
Tra streghe e maghi in erba scorre la curiosità verso il fantomatico “pollice verde”: un potere speciale che alcune e alcuni sviluppano nell’adolescenza, altri più avanti oppure mai, e che apre le porte a possibili nuovi livelli di comunicazione e sinergia con le piante. Dopo la prima notte al campo, Effie si risveglia con rametti di edera avvolti intorno alla testa e le dita di un verde fosforescente: chiari segni di questo potere che, nei giorni successivi, inizierà ad esplorare.

E il pollice verde non è l’unico aspetto da esplorare e sviluppare, perchè nel frattempo succede un po’ di tutto: dai tornei magici nei quali ognuno dovrà utilizzare i propri poteri speciali a favore della propria squadra, alle serate di musica rock davanti al falò (gli s’more evocati nel titolo sono gli spiedini d marshmallows che i nordamericani amano arrostire sul fuoco), alle attività in acqua che tanto terrorizzano Effie e che invece si rivelano sorprendenti con la guida gentile della sua tutor.
Finchè una sera, cogliendo la sfida della compagna bulletta, la nostra piccola strega si metterà nei guai, risvegliando da un lungo sonno un enorme drago. E il campo estivo è iniziato solo da una settimana, quindi chissà cos’altro potrebbe capitare!

In questo terzo volume ritroviamo gli elementi che rendono piacevoli e accoglienti le pagine della serie: personaggi credibili, imperfetti, con i quali è facile empatizzare, dinamiche relazionali nelle quali molti e molte preadolescenti si potranno rispecchiare, un’atmosfera leggera, luminosa, piena di humour e calore. Tutto questo rende la lettura, a mio vedere, pienamente accessibile anche a lettori e lettrici forti dagli 8- 9 anni in su.
La scoperta progressiva dei poteri magici è, per la piccola protagonista, un percorso pieno di meraviglia. Con le zie e gli altri adulti, specie quelli del mondo magico, ci sono complicità, rispetto, ascolto, una solidarietà intergenerazionale che non sempre si incontra nella vita reale, non ancora intaccata, nel caso di Effie, dalla fisiologica conflittualità o tensione che può generarsi nel corso dell’adolescenza.
Se parte del fascino dei primi due volumi è dato, per me almeno, dall’ambientazione urbana (credo che mia moglie e io ci inseriremmo bene nella congrega di Selimene e Carlota a Brooklyn, non so voi), qui viene introdotta la sfera della necessaria, indispensabile relazione delle streghe con le forze naturali: un tema che, in epoca di cambiamenti climatici, potrà toccare corde care a lettrici e lettori di oggi.
Escabasse, S. (2022). Witches of Brooklyn: S’More Magic. Random House Children’s Books.