Beatrix, Bronia e Maria: biografie di tre donne inaspettate

Volevo scrivere questo articolo qualche giorno fa. Poi ho letto dell’omicidio di Agitu Gudeta, e oggi mi è capitato sotto gli occhi il post di Djarah Kan sulla narrazione riportata dai media su questo crimine orribile, sul linguaggio adottato. Ve ne riporto un estratto.

Agitu era un’imprenditrice. Dirlo, ripetercelo, serve a rendere reale, il fatto che chi lascia il proprio paese in quanto rifugiato, non resta un soggetto debole e passivo tutta la vita. Anche perchè cercare rifugio è un atto politico di grande forza e coraggio.
Il razzismo che ha subito in vita, come il sessismo, sono le conseguenze del vivere su questa terra, in quanto donna e nera, ma non sono tutto. Intorno all’odio e ai pregiudizi c’è una vita da vivere, ci sono le ambizioni, c’è la progettualità, il sogno, le aspirazioni, il prepararsi costantemente a quello che verrà.
Quella donna pensava di continuo a come fare meglio le cose, e ci riusciva! Diamine se sapeva fare bene il suo lavoro.

Beh, i due libri che vi presento oggi, entrambi editi da Giralangolo, raccontano storie molto distanti nello spazio e nel tempo, ma hanno qualcosa in comune tra loro e un punto di contatto, a modo loro, con questa vicenda. Sono libri biografici, ispirati alle vite di due (anzi, tre) donne celebri, che vengono narrate con un taglio particolare. Si tratta di donne appassionate e determinate che hanno saputo cogliere l’opportunità di coltivare la propria vocazione e intraprendere una professione e dei progetti, andando decisamente controcorrente rispetto alle aspettative legate al loro genere e alle circostanze storiche nelle quali si sono trovate a crescere. E vivere esistenze piene, non limitanti, sul piano sia personale sia lavorativo, in un’epoca che le avrebbe voluto relegate in caselle ben precise della scacchiera sociale. Non amo troppo, di solito, le storie “a tema”, ma trattandosi di vicende reali – narrate in una modalità stimolante e gradevole – credo che sia utile e interessante conoscerle e farle conoscere a bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Probabilmente, di queste storie, abbiamo ancora un grande bisogno.

La vita straordinaria di Beatrix Potter e la storia di Peter Coniglio è un albo con testi di Linda Elovitz Marshall e illustrazioni di Ilaria Urbinati, dedicato alla vita della famosissima disegnatrice, creatrice di tutto un universo di personaggi famosi in tutto il mondo. Le sue pagine, però, vanno oltre alla dimensione dell’autrice come artista, restituendo un ritratto più articolato sia della sua persona, sia del suo lascito al mondo.
Le illustrazioni delicate e vibranti di Urbinati ci portano nell’Inghilterra vittoriana. La piccola Beatrix cresce in città, in un contesto borghese, ma innamorata della campagna, dove trascorre le estati. Non ci si aspetta da lei che possa studiare nè che debba trovarsi un lavoro. E invece, naturalmente, questo libro ci racconta come Potter abbia realizzato molto di più, e molto altro da ciò che ci si aspettava da lei. Ci racconta di come si sia appassionata al disegno naturalistico e allo studio dei funghi, vedendo però rifiutare i propri lavori di taglio scientifico. E di come i suoi disegni, da naturalistici, siano diventati, allora, più immaginifici, portandole un certo successo come disegnatrice di biglietti augurali.

Solo dopo un certo tempo i personaggi dei suoi disegni iniziano a prendere vita tra le pagine di un vero e proprio albo illustrato, stampato con i guadagni dei biglietti di auguri. Il successo è immediato e presto arriva il primo contratto con un editore. Potter si assicura che i suoi libri abbiano un costo basso e siano accessibili a molti piccoli lettori. Le storie e i libri si moltiplicano, nasce un universo parallelo di personaggi del mondo animale caratteristico della campagna inglese. L’autrice diventa imprenditrice: registra i diritti d’autore di Peter Coniglio e crea una vasta gamma di oggetti che oggi definiremmo di merchandising con i suoi personaggi. Ad un certo punto, non ne può più di disegnare la campagna senza viverci, e acquista una fattoria nel Lake District. Una vera fattoria completa di maiali, mucche, e pecore di una razza a rischio di estinzione. Alcuni anni dopo, ne compra una seconda, e sposa un uomo che, come lei, ama la campagna.
Una campagna che, però, sta cambiando a vista d’occhio con l’industrializzazione e l’urbanizzazione sempre più dilaganti. Beatrix sta invecchiando: la sua vista e le sue dita non le permettono più di disegnare come prima. Allora fa sua una nuova missione, quella di contribuire a salvaguardare il mondo di Peter Coniglio: con i guadagni del suo lavoro, compra quanta più terra possibile, orti, cottage, animali, e si prende cura degli animali e delle persone che lavorano per lei nelle fattorie. Alla fine della sua vita, donerà oltre quattromila acri di terra e quindici fattorie al National Trust, per assicurarsi che quella terra, quei paesaggi possano essere accuditi e amati anche dopo la sua morte.

Con Marie e Bronia di Natacha Henri ci spostiamo sul terreno della biografia svolta nella forma classica del romanzo. L’autrice rivolge il suo focus non tanto agli anni, per così dire, centrali della vita professionale di Marie Curie, ma a quelli della sua formazione, da giovane adulta. Come sempre, un romanzo biografico è l’esito di un compromesso tra i fatti e gli episodi noti della vita di un personaggio e i passaggi interiori, il vissuto immaginato da chi scrive.
Parafrasando Occhi di gatto, Maria e Bronia Skłodowska sono due sorelle che han fatto un patto: quello di aiutarsi l’una con l’altra per poter sostenere entrambe gli studi universitari. Henri ci riporta, però, prima a Varsavia, negli anni dell’infanzia delle due protagoniste, in seno ad una famiglia che, colpita da un grave lutto (la tubercolosi si porta via la madre e una delle sorelle maggiori) versa in ristrettezze economiche. E’ una famiglia nella quale, però, si dà valore all’istruzione e alla cultura. La Polonia è sotto l’occupazione russa e, dopo gli studi secondari, alle sorelle è vietato l’accesso all’Università. Maria e Bronia frequentano le lezioni clandestine dell’Università Volante, che possono nutrire la loro mente ma non possono permettere loro di realizzare i propri obiettivi. Bronia da anni vorrebbe diventare medico, mentre Maria è appassionata di materie scientifiche. E’ proprio Maria ad avere un lampo di genio, in un momento di sconforto ed amarezza della sorella: in Polonia non possono studiare, ma molti giovani polacchi emigrano all’estero per farlo, ad esempio in Francia. Rimanendo in Polonia a lavorare come governante per alcuni anni, Maria potrà mantenere Bronia a Parigi. Una volta ottenuta la laurea, la sorella maggiore potrà iniziare a lavorare da medico, permettendo a Maria stessa di frequentare l’Università. Oltre ad essere determinate e volonterose, le sorelle hanno la fortuna di avere un padre di larghe vedute per l’epoca, che rispetta e supporta le loro ambizioni.
Seguiamo, così, Bronia che intraprende l’avventura di vivere a Parigi, studiare medicina in una lingua straniera, una delle pochissime studentesse di sesso femminile nel suo campo. Assapora la libertà della grande metropoli, fa amicizia con altri studenti, si innamora, e nel frattempo si appassiona sempre di più agli studi e decide di specializzarsi in ginecologia.

Intanto, in Polonia, anche Maria vive una serie di esperienze lavorative e personali che le pongono delle sfide e, negli anni nei quali la sorella si laurea in medicina, anche lei diventa adulta, entra in crisi per un amore osteggiato e sfortunato, diventa sempre più consapevole delle proprie idee e molto sensibile e attiva rispetto alle disuguaglianze sociali.
Le sorelle si ritroveranno, alla fine, a Parigi, dove Bronia rimarrà a vivere e lavorare ancora per diversi anni. E anche dopo che le loro strade professionali si divideranno, il loro legame rimarrà sempre molto intenso, un sistema di supporto emotivo e pratico che dura tutta la vita.

Buon anno, amiche e amici immaginari, che sia carico di speranza e di una sana, consapevole leggerezza di cuore.

Elovitz Marshall, L., Urbinati, I. (2020). La vita straordinaria di Beatrix Potter e la storia di Peter Coniglio. Giralangolo EDT

Henri, N. (2020). Marie e Bronia: un patto tra sorelle. Giralangolo EDT.

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