You are new è, in questo momento, uno dei libri preferiti di mia figlia, paffuta quasi 3mesenne anche nota come la Polpetta. Avevo già apprezzato la matita di Lucy Knisley in Acquolina. La mia vita tra i fornelli, deliziosa ed esilarante graphic novel nella quale si intrecciano ricordi alimentari e non dell’autrice, figlia di una chef e di un gourmet.
Quando ho scoperto questo suo nuovo albo, rivolto potenzialmente a bambini dagli zero mesi in su, ne ho subito scovato una copia di seconda mano da leggere con la Polpetta. Anche perché il bebè raffigurato nella prima pagina è inequivocabilmente lei.
You are new è, come lo ha definito Lucy Knisley, “a new book for new people”: è un albo dalle grandi figure colorate che spiccano su uno sfondo bianco, carico di tenero humour, che si rivolge direttamente ad un neonato o un bimbo piccolissimo. I bebè sono rappresentati, a mio vedere, con semplici tratti che rendono fedelmente la buffa, irresistibile, fagottosa morbidezza di un bimbo di pochi mesi e la sua incredibilmente vasta gamma di espressioni. Con un testo gioioso e giocoso e prevalentemente in rima – particolarmente adatto alla lettura a bambini minuscoli – vengono descritte alcune delle esperienze più comuni di chi si affaccia ad una società umana, dai primi sguardi ai primi passi.
I piccoli umani crescono in fretta, ma non per questo smettono una volta e per sempre di essere “nuovi”: ci saranno sempre, crescendo (e anche da grandi) momenti in cui si farà qualcosa per la prima volta, tra timore ed emozione. Ci saranno sempre cose nuove da sperimentare e imparare, ci saranno tantissime, potenzialmente infinite “prime volte” o situazioni nelle quali si è “nuovi”: nuove attività, nuovi amici, e tanto altro ancora.
Un albo che sprigiona entusiasmo e amore per la nuova vita che inizia, e al contempo gioia di vivere tout court; una lettura adorabile per bambini piccoli e per i loro adulti. Perché a qualunque età può accadere di iniziare un nuovo anno scolastico, un nuovo corso, un nuovo lavoro, una nuova avventura.
You are new mi ha fatto venire voglia di curiosare tra le ultime graphic novel di Lucy Knisley, e mi sono imbattuta in questa sua opera recente (che, a differenza, dell’albo illustrato, è già disponibile in italiano, pubblicata da Rizzoli Lizard). Molto più di nove mesi. Diventare genitori (nonostante tutto) è una lettura brillante, impegnata, divertentissima ed emozionante allo stesso tempo e la dimostrazione che Knisley ha un dono nel raccontare e raccontarsi, con la sua personalissima formula che unisce (auto)ironia, leggerezza e profondità.
Molto più di nove mesi è il racconto autobiografico di un percorso verso la genitorialità; di una gravidanza che arriva dopo due aborti spontanei, e di un bimbo che, alla fine, arriva nel mondo in modo turbolento. È una storia molto personale, e allo stesso tempo un’amorevole, sincera e dissacrante ‘guida’ – senza pretese di esaustività né universalità – sul tema della ricerca di una gravidanza e dell’attesa di un bambino, come viaggio fisico ed emotivo. Con excursus spassosi (e a tratti scioccanti) sulla storia del rapporto tra donne, medicina e salute riproduttiva; sulle relazioni con gli amici che sono già genitori e con quelli che non lo sono; su come si trasformano il corpo e l’identità; sulle aspettative e ansie delle future mamme, ma anche dei loro compagni.
I capitoli dedicati al travaglio, al parto e al postparto, visti attraverso gli occhi di Lucy e di suo marito John, sono intensi, delicati, toccanti nella loro essenzialità. Ho letto questo libro in treno, e ho riso e pianto, il che solitamente, per me, è un segno di grande successo. La graphic novel si conclude poco dopo l’arrivo a casa del bimbo: un nuovo inizio potente, scombussolante da molti punti di vista ma, se alla fine va tutto abbastanza bene, come nella storia di Lucy e John, anche entusiasmante, accompagnato da un’esplosione di amore.
Knisley, L. (2019). You Are New. Chronicle Books.
Knisley, L. (2019). Molto più di nove mesi. Diventare genitori (nonostante tutto). Rizzoli Lizard.