Di padri single e di fagiani

Ho trovato questa prima edizione di Danny The Champion of the World in una deliziosa libreria dell’usato ad Amsterdam. Ok, può suonare molto radical chic, ma la verità è che negli ultimi anni ho sviluppato questa oscura fascinazione per gli scaffali di letteratura per ragazzi delle librerie e dei negozi dell’usato, dove si possono scovare tesori inaspettati, come edizioni anni ’70 e ’80 di libri che ho amato alla follia negli anni ’80 e ’90. Insomma, tesori di inestimabile valore, ma dal prezzo di mercato di pochissimi euro. O sterline (il Regno Unito pullula di charity shop delle varie organizzazioni non profit, quasi sempre comprensivi di reparto libri…un paradiso!). Comunque, in questo caso è volata con me nel bagaglio a mano questa edizione del 1975 di “Danny, il campione del mondo”, illustrata piacevolmente da Jill Bennett. Non avevo ancora letto questo libro di Roald Dahl (non è fantastico avere ancora libri di Roald Dahl da leggere?) ed è stata una gradevole sorpresa. Come prima cosa, gli amanti di Dahl troveranno tra queste pagine una prima apparizione ante litteram del GGG, il Grande Gigante Gentile, protagonista di uno dei racconti che il padre di Danny gli racconta prima di dormire.

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Illustrazione di Jill Bennett da Danny the Champion of the world.

Oltre al GGG, in questo romanzo si ritrovano l’irriverenza di Dahl e la sua abilità nel ricreare e caratterizzare una ricca galleria di personaggi secondari intorno ai protagonisti.

“Grown-ups are complicated creatures, full of quirks and secrets”*

Al centro della storia si trova la coppia rappresentata da Danny, 9 anni, e dal padre, William, che si è preso cura di lui da quando era un neonato. Danny e suo padre sono una famiglia per certi versi non convenzionale, ma ben assortita. William gestisce un’officina e una pompa di benzina, e i due vivono in un vecchio caravan di legno lì accanto, fuori città, in una zona ricca di boschi. Dopo la morte della madre di Danny, William si è occupato di lui e, nonostante l’estrema semplicità della loro vita, il bambino è cresciuto felice, con un genitore che non lo ha sommerso di beni materiali, ma lo ha messo al centro del suo mondo e ha creato per lui un quotidiano ricco di stimoli, creatività e affetto. Danny passa tantissimo tempo con il papà, aiutandolo all’officina, ma anche costruendo aquiloni, case sull’albero ed ascoltando storie. . La natura è come una terza protagonista del libro: il bosco e i suoi abitanti, in particolare gli uccelli, sono parte dell’esperienza quotidiana dei protagonisti, costituendo quasi un’estensione della loro casa e della loro vita interiore.  Una notte, Danny scopre un segreto tenuto ben nascosto da suo padre: William, come suo padre prima di lui, è un abile cacciatore di frodo, che cerca di arrotondare le sue entrate cacciando fagiani, con tattiche sempre più astute. Il mondo di Danny subisce temporaneamente uno scossone: il padre, fino ad allora adorato ed idealizzato, si rivela un essere umano con luci, ombre ed imperfezioni. Il bambino, però, offre lo stesso il suo aiuto a William, soccorrendolo in un momento di difficoltà ed offrendogli nuovi, brillanti spunti per catturare fagiani. Al centro della narrazione troviamo un rocambolesco scherzo architettato da William alle spese dell’arrogante signorotto locale, con il fondamentale contributo di Danny e con l’appoggio di molti compaesani, stufi delle sue prepotenze. La relazione padre-figlio uscirà ulteriormente rafforzata da questa avventura. Danny è sempre più consapevole della stranezza e complessità del mondo degli adulti, ma al contempo sempre più convinto che suo padre sia il più meraviglioso e divertente che un bambino possa avere, nonostante le sue debolezze ed imperfezioni. William è un buon genitore, anche se lo stile di vita nel quale ha cresciuto Danny è poco ortodosso e alcune sue abitudini sono discutibili: ama il figlio, lo protegge, lo stimola, gli insegna ciò che sa, è onesto con lui e nutre la sua fantasia e la sua mente, oltre che il suo stomaco. Un promemoria di quello che conta veramente, alla fine. E all’inizio.

Dahl, R. (1975). Danny, the Champion of the World. Penguin Books; ed. italiana: Danny il campione del mondo, Salani.
Età consigliata: dagli 8 anni.

*  “Gli adulti sono creature complicate, piene di stranezze e segreti”.

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