Il manuale delle streghe

Care amiche e cari amici immaginari, se anche voi siete fan della trilogia delle 3 sorelle di Julia Sardà, della quale è da poco uscito il secondo volume di cui vi ho raccontato pochi giorni fa, forse avrete notato tra le pagine una citazione/omaggio ad un certo libro degli anni ’80, del 1984, per la precisione.

Si tratta di una vera chicca, imperdibile per chi ama le streghe e tutto ciò che ruota intorno a questi personaggi, particolarmente di moda nel periodo di Halloween, ma affascinanti anche tutti gli altri mesi dell’anno!

Eccolo qui: il libro che Carmela sfoglia nella scena iniziale di La regina nella grotta è Il manuale delle streghe di Malcolm Bird.

In queste foto vedete l’edizione Rizzoli del 1985 – meravigliosa – che ho trovato in biblioteca, ma nel 2023 è stato ripubblicato da Cliquot edizioni.

Questo magnifico libro di grande formato ci porta ad esplorare, accompagnati da un abbondante e squisito humour nero inglese e da un altrettanto squisito amore per i dettagli il mondo delle streghe, passo dopo passo.

Scopriamo, così, tutti i particolari sui tipi di case preferiti dalle streghe, su come organizzano i mobili, la dispensa, il giardino, ricco di erbe per fare pozioni, quali animali sono più indicati come famiglia. Ma approfondiamo anche l’oroscopo stregonesco, il settore della moda, e tanto altro ancora.

Questo è un vero manuale,eh: ci troverete dentro delle ricette da provare (come spiega una nota, molti ingredienti classici oggi sono sostituibili con altri, di più facile reperibilità), consigli di moda e di arredo, scherzi, idee su come festeggiare Halloween, incantesimi e istruzioni per interpretare i fondi di caffè, progetti di bricolage… Il tutto in un delizioso continuum tra realistico e surreale.

Le streghe di Bird rispecchiano un’interpretazione di questo archetipo (universale eppure rappresentato in mille modi diversi nel tempo e nello spazio) che vita decisamente più sull’umoristico, sul ribaltamento comico che su dimensioni più inquietanti o misteriose.

Le streghe di questo libro sono, a loro modo, malgrado gli stereotipi, delle donne libere che si godono la vita. Poco socievoli, dispettose, indipendenti, tuttofare, maestre del riciclo creativo, a volte pasticcione ma piuttosto sicure di sé, sono delle viveuse non convenzionali con un discreto spirito di corpo e un’articolata scala di valori.

Da piccola le streghe, per me, erano le cattive (spesso tizie interessanti, ora giustamente più celebrate) dei cartoni Disney o delle fiabe tradizionali.  Probabilmente, se avessi letto il Manuale delle streghe oltre che quelli delle Giovani Marmotte, la mia fascinazione per la categoria sarebbe iniziata molto prima.

Una lettura pop godibilissima, da assaporare lentamente, tante volte, scoprendo sempre esilaranti dettagli che vi erano sfuggiti la volta precedente.

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