Ci siamo! La mia stagione preferita è arrivata. Quella delle zucche, dei nuovi inizi, del caldo che finalmente se ne va, delle felpine e delle castagne.
Il mondo, nel frattempo, sta attraversando una stagione nera. E noi stiamo qui, con una parte della testa su quello che succede nel mondo e i nostri corpi al contempo qui, ad accompagnare i bambini a scuola, a saltellare al parco, a far quadrare le nostre giornate e settimane in una parvenza di ‘normalità’.
Io di libri belli continuo a parlarne, perché sono una delle cose che amo di più, come direbbe Maria Von Trapp nella sua versione musical, e anche perché credo che siano un vaccino e un antidoto contro la rassegnazione e le storture del pensiero unico neoliberista. E quindi, eccomi qui a parlare di gnomi!
Ma non solo. L’autunno, per me, è la stagione del genere fantastico, e allora inauguriamo questo #autunnofantastico con una piccola carrellata di albi che hanno al loro interno dei micromondi: comunità minuscole, che godono di una propria vita indipendente a fianco alla nostra realtà. Ce ne sono tanti altri, anche nella narrativa, nelle serie di animazione, nei fumetti, dagli Sgraffignoli di Mary Norton ai Puffi di Peyo passando per i personaggi delle Storie del Bosco di Tony Wolf e tanti altri popoli in miniatura. Oggi ne vediamo quattro che sono in cima alla classifica…dei nostri scaffali di casa.
1) Il primo libro di cui vi racconto è un oggetto-libro fuori dall’ordinario, esito di un progetto cartotecnico molto particolare. Si tratta de Il bosco di Sebastiàn Ilabaca, edito da Fatatrac.
Quello che abbiamo tra le mani è un cartonato di grande formato, che si apre come un leporello gigante, fino a raggiungere la lunghezza di tre metri e mezzo. Su entrambi i lati si articola una narrazione senza parole e senza soluzione di continuità, che si sviluppa in due grandi ambienti. Uno è il bosco vero e proprio, l’altro è un ambiente più antropizzato, che però con il bosco in qualche misura si mescola.

Il risultato è uno spazio favoloso tutto da esplorare con gli occhi e con le dita, che può diventare anche un fondale per giochi di immaginazione e offrire spunti per inventare infinite linee narrative, a partire dai personaggi – animali antropomorfi e umani – che si incontrano tra queste pagine.
La meraviglia, qui, sta anche e soprattutto in questo mescolarsi di elementi familiari e quotidiani con elementi fantastici, in un continuum che unisce natura, animali, mondo umano in un universo alternativo, armonico e brulicante di vita.





2) Ha fatto capolino in libreria pochi mesi fa Tutto quello che c’è da sapere sugli gnomi di città di Loes Riphagen (Terre di Mezzo editore).

Qui andiamo a fare la conoscenza di Kik, una bambina gnoma…di città! Sì, perché ormai gli gnomi non vivono più solo nei boschi o in campagna, ma si sono adattati con entusiasmo e inventiva ad uno stile di vita più urbano. Anche loro, come gli Sgraffignoli, hanno ricavato le loro case negli interstizi sotto o tra le case, e le arredano riutilizzando nei modi più creativi oggetti degli umani recuperati qua e là.



In una carrellata vivace e ricca di dettagli umoristici, Kik ci accompagna a sbirciare nella sua casa, nella sua scuola – che raggiunge a dorso di un airone – , nel suo guardaroba e in generale a scoprire le abitudini dei piccoli gnomi e delle loro famiglie.
Un libro un po’narrativo, un po’ a catalogo, per rafforzare l’idea che la magia è tutto intorno a noi, e che le nostre vite si intrecciano inconsapevolmente con quelle di minuscole creature fantastiche. Su questo concetto della magia dietro l’angolo di casa, vi invito a scoprire anche Backyard Fairies di Phoebe Wahl, che avevo recensito qui.
3)Un titolo dal sapore vintage che è arrivato da poco sui nostri scaffali: I Trufoletti di Anne-Marie Chapouton e Gerda Muller (Babalibri). I Trufoletti (Turlutins in francese) arrivano dalla Francia degli anni Ottanta e sono i protagonisti di otto brevi storie, tre delle quali possiamo ritrovare in questo nuovo volume.
Le tavole delicate e incantevoli di Gerda Muller, esperta nell’illustrazione naturalistica, ci trasportano in una piccola comunità – piccola per dimensioni e anche per il numero dei suoi abitanti – che vive in un villaggio idilliaco immerso nei boschi, lontano dagli umani e dai loro piedoni. Come i Puffi e gli gnomi, i Trufoletti vivono in profonda armonia con la natura circostante. Sono una comunità organizzata, nella quale ci si suddividono i mestieri, si fronteggiano insieme imprevisti e difficoltà e si si gode anche la vita insieme.

In queste tre storie vediamo i Trufoletti affrontare un’alluvione, fare amicizia con alcuni scoiattoli e avventurarsi fino al mare per una gita. I bambini e le bambine del villaggio – i trufanciulli – hanno un ruolo di primo piano, e credo che bambine e bambini umani potranno vedersi rispecchiati nella loro curiosità e nel loro modo entusiasta di vivere ogni piccolo e grande evento.
Tra gli abitanti adulti, che svolgono tutti un ruolo utile per la comunità, trovano posto anche una maga e un poeta che è praticamente il sosia di Lucio Corsi. Il poeta è tra i protagonisti del primo racconto, mentre della maga vorrei saperne di più: speriamo che prossimamente arrivino in Italia anche gli altri 5 “capitoli” di questo classico!



4)Le case straordinarie di Cécile Becq (Giralangolo) è un volume dal grande formato, tutto da esplorare. Qui non abbiamo una narrazione unica, dedicata ad un solo universo fantastico. Il libro si presenta, invece, come un catalogo per sbirciare dentro una serie di abitazioni che appartengono a universi immaginari differenti. Andiamo, così, alla scoperta delle case delle fate, che vivono dentro i funghi. Ci affacciamo sulla caotica routine di una numerosa famiglia di conigli. Scopriamo il mondo di luci e musica che si nasconde sotto il letto, dove scarafaggi molto organizzati e viveur hanno una loro città con tanto di cinema, discoteca, ristoranti e altre amenità.

Non manca una panoramica sulle case dei Minuscoli, che ricordano decisamente gli Sgraffignoli e che vivono riciclando gli oggetti persi o buttati via dagli umani nelle loro tane ricavate nelle intercapedini delle nostre case. Lo chalet di Babbo Natale, la casa stregata, le case delle sirene omaggiano gioiosamente alcuni luoghi e personaggi già popolari nell’immaginario collettivo, mentre altre tavole ci portano a scoprire mondi paralleli, come la città degli uomini pesce e dei nasi ghiacciati, il castello fatto di caramelle e altri ancora. Le mie preferite sono le case-albero, abitate da personaggi ibridi – un po’ umani, un po’ volpi o conigli.
Una lettura piacevolissima per bambine e bambini che amano scovare infiniti particolari e immaginare mondi paralleli, non troppo lontani da casa.


