L’alberoautomobile

Sono a casa convalescente e un po’ a pezzi, e allora oggi vi propino un mini spuntino di lettura surrealmente geniale, perché di leggerezza giocosa ho gran bisogno!

Parliamo de *L’alberoautomobile* di Jacqueline Held e Arnaud Laval. È un albo delizioso, dallo stile illustrativo squisitamente anni ’70, uscito nel 1977 anche in Italia con Emme edizioni e ora riedito da @vanvere_edizioni .

Dentro ci sono un uomo serafico detto il signore -che-non-puliva-mai-l’automobile, tre cani simpatici, una macchina che si porta dietro tante tracce e ricordi e peli e sabbia e terra da tutti i viaggi e i posti dove ha accompagnato i suoi abitanti e fango lasciato dalle scarpe degli amici a cui il signore ha dato un passaggio. Così tante tracce da diventare, beh, un terreno fertile, un rifugio accogliente per semi errabondi.

Quello che succede lo possiamo già immaginare dal titolo e dalla copertina. Gli autori hanno grande maestria nel costruire con grazia e humour, con il giusto ritmo e tutto il tempo necessario, il come e il perché.

Qualcosa di magico, assurdo e fantastico accade a questa automobile, ma ciò che è ancora più sorprendente è la naturalezza con cui il protagonista umano accoglie la novità e le fa spazio compiaciuto nella sua vita, insieme ai suoi amici a quattro zampe.

Ho la sensazione che lo amerete in particolare se:
– avete amato molto la Clorofilla di Bianca Pitzorno, mio mito vivente;
– anche la vostra macchina è talmente incasinata che potrebbe diventare oggetto di studio archeologico per la quantità di rumenta e materiale organico sedimentato al suo interno (es.la nostra auto Carolina ha un suo substrato importante di terra, sassolini e rametti).

Volete salire a bordo?Non dimenticate l’ombrello!

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