Una matita viola per aprire nuovi mondi

Harold non è il classico bambino che ci si aspetterebbe in un libro degli anni Cinquanta. Per cominciare, fin dalla copertina scarabocchia liberamente fuori dai margini, in un ghirigoro che non viene contenuto dai confini della pagina, a suggerire da subito che la matita è sua e intende farci quello che vuole.